3 Agosto 2023

Interviste progetto MEIS

[vc_row][vc_column][vc_single_image image=”33851″ img_size=”large”][vc_column_text]Il progetto MEIS, si propone di promuovere una formazione innovativa e dinamica che favorisca il potenziamento delle competenze professionali dei partecipanti, migliorando così la loro occupabilità sia a livello nazionale che europeo. L’obiettivo principale è quello di fornire un percorso formativo in situazione di lavoro, mirato a favorire l’adattamento alle richieste del mercato del lavoro sempre più globale e dinamico.

Al termine dei percorsi in Spagna e Germania abbiamo intervistato alcuni partecipanti per comprendere com’è andata l’esperienza.[/vc_column_text][vc_column_text]

Le interviste

[/vc_column_text][vc_tta_accordion style=”outline” color=”sky” active_section=”1″][vc_tta_section add_icon=”true” title=”Michael Carucci – Formazione Transnazionale in Germania” tab_id=”1691049525194-26f3ab3c-4f2d” i_icon_elegant=”gem-print-icon gem-icon-pack-elegant icon_profile”][vc_column_text]

Cosa ti ha spinto in quest’avventura?

La scuola Camerana e il corso ITS hanno presentato il progetto e alcuni dei miei compagni hanno colto l’occasione per vivere la stessa esperienza del nostro corso insieme, ma in un altro contesto

Cosa facevi prima del progetto? E ora? E’ cambiato qualcosa?

Prima del mese in Germania frequentavo il corso di automazione e robotica che sto tutt’ora finendo. Nel frattempo sono stato collocato in un’azienda.

Com’è andata l’esperienza in generale? Ti sei trovato bene con i compagni?

L’esperienza è stata unica e divertente, c’è stata molta intesa e scambio di opinioni e conoscenze tra noi e tra noi e chi ci ha ospitato

Che tirocinio hai fatto e di cosa ti sei occupato esattamente? Ti sei trovato bene nel tirocinio?

Durante le 4 settimane abbiamo frequentato una scuola in cui ci hanno guidato in 3 progetti, uno per gruppo. Ciascun progetto era simile agli altri ma con qualche modifica a seconda dell’obiettivo finale.
Ogni settimana era dedicata ad una categoria precisa di conoscenze: meccanica (creazione di componenti utilizzando tornio, fresa, trapano a colonna e macchine a controllo numerico), elettronica (cablaggio e assemblaggio), pneumatica (d’ausilio e come sistema di movimentazione dei pezzi) e programmazione (per automatizzare l’impianto)
Nel mio caso si inserivano dei cubi lungo un canale, e tre pistoni programmati li spingevano indirizzandoli in varie parti del resto dell’impianto (montato su un bancone prima del nostro arrivo).

La lingua è stato un problema o ti sei adattato in fretta?

Imparare i termini e i modi di fare è stata la parte piú divertente, opinione di tutti. Ci siamo divertiti anche a scambiarci conoscenze e tradizioni e ad integrarci chiamando gli strumenti con i corretti termini tecnici nella loro lingua. (Soprattutto perchè loro hanno messo noi a nostro agio e abbiamo voluto ricambiare con la stessa moneta).
Durante il mese la traduttrice, Marina, ci ha aiutati traducendo in inglese e spiegandoci le loro usanze.

Quali skills, sia soft sia hard, pensi di aver sviluppato grazie a questa esperienza?

Ho seriamente imparato tutte le basi della meccanica, di cui personalmente non ero molto ferrato. Implementato le mie conoscenze di elettronica e programmazione, e infine capito la logica della pneumatica, mai trattata in precedenza.

Da 1 a 10 quanto ti senti soddisfatto?

10, si parla spesso tra i ragazzi che hanno partecipato di voler ripetere l’esperienza tutti gli anni

Lo consiglieresti? Se sì perchè?

Assolutamente sí, è un’avventura unica in cui si è totalmente immersi e “abbandonati” (nel senso buono del termine, c’erano sempre Letizia e Andre dall’Italia pronti ad aiutarci a qualsiasi ora) a se stessi. Un valore aggiunto è stata l’ospitalità e l’accoglienza, che ha fatto commuovere tutti a fine mese, durante i saluti.
Ci siamo sentiti a casa in qualsiasi momento, soprattutto in aula.

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Cosa ti ha spinto in quest’avventura?

Avevo già fatto diverse esperienze internazionali ma mai una a Barcellona e inoltre volevo fare qualcosa nel mio ambito di studio, dato che sono laureata in Comunicazione delle aziende pubbliche. Questa opportunità garantiva uno stage all’estero in un settore di nostro interesse, per cui mi ci sono buttata.

Com’è andata l’esperienza in generale? Ti sei trovato bene con i compagni?

Mi sono trovata molto bene, specialmente con i miei compagni, abbiamo creato un gruppo coeso.

Che tirocinio hai fatto e di cosa ti sei occupatA esattamente? Ti sei trovatA bene nel tirocinio?

Ho svolto il tirocinio presso l’azienda “Eventos Culturales Dalmases SL” dove ho scoperto il mondo dell’arte in tutte le sue sfumature attraverso compiti ed attività di gestione e organizzazione di eventi culturali, nello specifico le mostre, che richiedevano una cura particolare dei rapporti con gli artisti, i curatori ed i critici d’arte.

Mi è stata affidata la promozione dell’azienda e degli eventi mediante i canali Social, il Sito Web e la creazione di grafiche pubblicitarie.

La lingua è stato un problema o ti sei adattato in fretta?

No non lo è stato, anzi mi ha permesso di imparare dialetti come il Catalano e conoscere meglio la cultura di Barcellona

Da 1 a 10 quanto ti senti soddisfatto?

10, perchè ho apprezzato molto lo stage in azienda e la città che è bellissima e stimolante.

Lo consiglieresti? Se sì perchè?

E’ stata un’esperienza unica, oltretutto gratuita. Per cui sì, assolutamente, bisogna buttarsi!

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Cosa ti ha spinto in quest’avventura?

Ho scelto di candidarmi per questo progetto per mettermi alla prova in quanto non ho mai fatto esperienza all estero

Cosa facevi prima del progetto? E ora? E’ cambiato qualcosa?

Prima ero disoccupato e studente.

Com’è andata l’esperienza in generale? Ti sei trovato bene con i compagni?

Mi sono trovato benissimo fin dal primo giorno col gruppo.

Che tirocinio hai fatto e di cosa ti sei occupato esattamente? Ti sei trovato bene nel tirocinio?

Mi occupavo di progettazione con l’uso del software inventor. Mi sono trovato benissimo fin dal primo giorno con i colleghi di lavoro.

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